“La modernità è il transitorio, il fuggitivo, la metà dell’arte la cui altra metà è l’eterno e l’immutabile” Charles Baudelaire
Il transitorio e il fuggitivo furono i tratti distintivi della spasmodica ricerca di eleganza e bellezza nella Parigi che si accingeva a varcare la soglia del ventesimo secolo: fu allora che si consacrò il legame tra arte e moda, ancora vivente.
John Galliano per Christian Dior Houte Couture autunno inverno 2005, Parigi
Lo spirito della Belle Epoque è ben rappresentato dall’interessante mostra dedicata a “Boldini e la Moda” allestita nel cinquecentesco Palazzo dei Diamanti a Ferrara: l’esposizione è un raffinato equilibrio tra la storia del costume di quegli anni e l’arte del maestro ferrarese, il quale attinse a piene mani dal mondo dei più celebri coutourier francesi, le cui creazioni erano tanto protagoniste delle opere quanto la modella che li indossava.
Boldini ritratto della Contessa Speranza
Giovanni Boldini più di ogni altro colse il cambiamento per la ricerca e valorizzazione di una femminilità più libera: le pose erano naturali ma guizzanti di una tensione seducente, i colli lunghi, le spalle lasciate scoperte da irriverenti spalline che cadevano con studiata nonchalance, gli sguardi languidi su sorrisi appena accennati. Le sue “fammes” erano la rappresentazione della vera “Parisienne” (la parigina) ovvero la donna immagine di eleganza, stile e bellezza.
Boldini in copertina sulla rivista Les Modes
Il successo di Boldini fu clamoroso: le signore dell’alta società, le più celebri attrici, ballerine e cantanti, tutte ambivano essere ritratte dal maestro ferrarese e tutte furono vere professioniste della bellezza.
Giovanni Boldini Giovane donna di profilo Eleonora Duse
Tra le “Divine” di Boldini – così vennero definite – ammiriamo una giovanissima Eleonora Duse, raffigurata di profilo, la cantante Lina Cavalieri, descritta da Gabriele d’Annunzio nella sua opera “Il piacere” come “la massima testimonianza di Venere in Terra”, l’eccentrica marchesa Luisa Casati, la quale per tutta la vita ambì a vivere come “un’opera d’arte”.
Boldini ritratto di Lina Cavalieri
Famosa fu la committenza da parte del marito della bellissima nobile siciliana Franca Florio: Boldini la raffigurò avvolta in un lungo abito di velluto di seta nera dalla generosa scollatura con una lunga collana di perle. La prima versione del quadro con la silhouette slanciata, la vita ben evidenziata e la posa molto sensuale non venne ritenuta consona al lignaggio della dama; il dipinto fu accettato dal committente soltanto dopo ripetute correzioni e rivisitazioni.
Boldini ritratto Franca Florio
La diffusione della cultura della moda divenne il mezzo scelto dalle signore per apparire e ottenere l’ambita visibilità sociale: la donna divenne un’opera d’arte da abbigliare con regole precise a seconda delle occasioni, il vestito, il trucco, il cappello, le scarpe, il ventaglio di piume; tutto doveva essere unico e perfetto.
Ventaglio epoca Belle Epoque
Neppure gli uomini rimasero inerti di fronte al cambiamento: i “dandy” furono l’espressione di questa ricercatezza nel vestire, rivolgendo la massima attenzione all’estetica complessiva della persona, poiché erano oggetto di grande cura e anche il comportamento e la raffinatezza della conversazione, come ben rappresentato nel ritratto del Marchese Robert de Montesquiou-Fézensac, icona del dandismo continentale.
Boldini ritratto de “Il conte Robert de Montesquiou Fézensac”
Giovanni Boldini aprì la via della modernità, creando quel file rouge tra arte e moda che pose la sconsiderata bellezza delle “Divine” al centro non solo della sua arte, ma della vita stessa: lui soltanto riuscì a conferire alle proprie donne “l’apparenza di essere vestite”. Ancora oggi il potere evocativo e fortemente seduttivo di quei ritratti non è stato scalfito dal tempo e il fuggevole pensiero di come sarebbe stato essere la musa del Maestro ha attraversato la mente di molte, immaginando di veder fissato sulla tela quell’attimo di assoluta, eterea, eterna bellezza.
Boldini ritratto
Per approfondire:
“Boldini e la Moda” Ferrara, Palazzo dei Diamanti 16 febbraio/2 giugno 2019 Catalogo Ufficiale, a cura di Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill; https://www.ildirittoperfetto.it/limmortale-eterea-bellezza/