Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: essa venne ufficialmente tradotta in cinque lingue e fu ordinato che fosse diffusa tra i Paesi membri con ogni mezzo a disposizione.
Il percorso che ha portato alla Dichiarazione Diritti Umani è stato lungo e tortuoso, viene fatto risalire al Bill of Rights del 1689, cardine del sistema costituzionale britannico,
passando per la Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti sino la Dichiarazione del Diritti dell’Uomo e del Cittadino esito della rivoluzione francese.
In realtà, il primo riconoscimento dei Diritti Umani è molto, molto più antico: ne abbiamo traccia intorno al 539 a. C., quando Ciro il Grande, re di Persia, conquistatore della città di Babilonia, noto come sovrano illuminato e attuatore di una politica libertaria in particolare a favore dei vinti, riconobbe i primi Diritti inviolabili.
Per suo volere venne abolita la schiavitù, concessa la libertà di culto, l’uguaglianza delle razze, il rispetto delle tradizioni e della cultura dei vinti.
Il suo decreto venne inciso in un cilindro di terra cotta, con scrittura cuneiforme in lingua accadica, oggi noto come il “Cilindro di Ciro”.
I precetti di Ciro il Grande sono stati tradotti nelle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite e i primi quattro articoli della Dichiarazione del 1948 riprendono lo spirito e i principi sanciti dalle norme dettate dal grande Condottiero. Oggi il Cilindro di Ciro appartiene alla collezione del British Museum,
ma una copia è conservata nel quartier generale delle Nazioni Unite a New York, nel salone del secondo piano, a ricordare sempre all’umanità come sia stato drammaticamente facile scivolare nei momenti più cupi e gravi della sua Storia ogni qualvolta essa si sia discostata dalle norme fondamentali e inviolabili della persona.
Gli eventi hanno crudamente mostrato come lunga, difficile e costosa sia stata la risalita dal baratro, per questo la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo è quanto di più vicino possa esserci al Diritto Perfetto.