Il Diritto Perfetto

Ripercorrendo la storia è evidente una continuità che si sviluppa nei secoli: è questo il Diritto largamente inteso, quell’insieme di regole che l’uomo ha sempre ricercato, in quanto per sua natura tende a riunirsi in forme di aggregazione sociale, le quali necessitano di organizzazione.
Il Diritto è lo specchio della vita, con le sue possibilità, potenzialità e i suoi limiti; le norme da sempre conferiscono poteri, proteggono i diritti, ponendo quelli inviolabili al di sopra di tutto.
Il Diritto è vivo e si evolve, esattamente come la Scienza, seguendo il progresso sociale, adattandosi, mutando e innovandosi al tempo presente: il Diritto è creato dagli uomini per gli uomini.
Il genere umano non è perfetto e, quindi, il Diritto perfetto rimane un’utopia, una chimera inseguita nel corso della Storia: il Diritto è per sua natura imperfetto, in quanto troppo varie e diverse sono le realtà a questo sottoposte.
Nessun caso è uguale a un altro, nessun danno è un uguale a un altro, così come nessun crimine ha il suo doppio: diverse sono le persone, le loro vite, le loro azioni e il loro pensiero.
Nonostante tutto si tende sempre al Diritto perfetto e, allora, eccoci qui a cercarlo in mondi diversi: nell’Arte che ha fatto della bellezza la sua connotazione primaria, nella Storia dove la sua presenza è a dir poco dirompente e infine nella Scienza, con la quale è intimamente connesso.
Seguitemi in questo viaggio nel tempo, nella bellezza dell’arte e del diritto sempre teso alla ricerca della forma perfetta.

Michela Zaffaina